In Senegal l’80% della popolazione non ha un conto in banca, molti di questi vivono di giorno in giorno, mettono a fatica insieme il pranzo e la cena per la famiglia, normalmente numerosa.

Il risparmio è reso difficile da una perpetua ristrettezza e quando ci sono due lire da parte ecco che subito qualcuno viene a chiederle, per un funerale o una ricetta del medico, ed in questa cultura è impossibile dire no. 

Sulle spalle larghe e solide delle donne senegalesi, soprattutto quelle con mezzi scarsi che hanno spalle come le scogliere di Dover, si appoggia l’intera società, e sono le donne che si sono inventate un meccanismo di risparmio collettivo che permette loro di fare piccoli investimenti, con il supporto di una comunità. 

Si chiama tontine (parola francese) e funziona così: un numero X di partecipanti (diciamo 12) si impegnano per un anno a mettere una cifra mensile supponiamo di 15€ (ognuna li mette quando può, come può purché a fine mese abbia messo tutto) e ogni mese una partecipante a turno riscuote il montepremi di 180€; il turno di riscossione può essere casuale nel caso di tontines elaborate, ma anche basato sui bisogni specifici, nel caso di tontines gestite in comunità più piccole. Le necessità delle partecipanti sono prese in considerazione e si cerca di accomodare i bisogni più pressanti.

Alla fine dell’anno ognuna ha riscosso il valore di quanto ha messo, con alcuni vantaggi non trascurabili:

  1. Nessuna banca avrebbe mai prestato loro dei soldi;
  2. Le prime a riscuotere hanno disponibile una cifra che avrebbe richiesto un anno di risparmi;
  3. I risparmi vengono immobilizzati nella tontine appena disponibili (la venditrice di noccioline può versare i risparmi della giornata senza che il marito sappia esattamente quanto è stato);
  4. Nessuna si sognerebbe di non versare più le quote una volta riscossa la propria perché la tontine si fa in generale fra amici e conoscenti, non rispettare un patto porterebbe al disgregarsi di legami importanti socialmente. Mentre non pagare il prestito ad una banca potrebbe sembrare un’opportunità. 

La tontine non è vista come un “prestito” (rimborsare un prestito, in una società povera, è visto come una possibilità ma non come una necessità: se posso lo faccio ma tanto non potrò quindi va bene cosi). I soldi che si riscuotono nella Tontine sono i tuoi e il rischio non è un fattore. Se presto i soldi è possibile che non li riavrò ma i soldi della tontine sono, in fondo, assicurati come su un conto corrente. 

  1. L’investimento fatto da ciascuna partecipante è supportato da tutte, non come farebbe una banca in vista degli interessi del prestito, ma come fa un gruppo di amiche, al di là del guadagno che assicura (potrebbe non esserci guadagno se ad esempio l’investimento è comprare il letto in vista del matrimonio).

La tontine è il salvavita delle donne che si fanno il mazzo e ancora non basta mai: le donne di servizio, le piccole commercianti, ma anche le maestre, le piccole imprenditrici della cosmetica, le sarte. 

Conosco donne che fanno tontines tutto l’anno tutti gli anni ed è così che hanno costruito la casa al villaggio, stanza dopo stanza, anno dopo anno. La tontine serve alle piccole imprenditrici per far decollare il business, ma anche per migliorare le condizioni di vita, mandare i figli a scuola, comprare una televisione. E non è solo una cosa per donne bisognose, un’amica mi ha recentemente invitata ad unirmi ad una tontine che lei fa con altre amiche: se una non può pagare una quota deve intervenire chi l’ha invitata (questa è una regola di quasi tutte le tontines) ed è proprio per non mettere in difficoltà un’amica che le partecipanti si fanno in quattro per pagare la propria quota.

La partecipazione alla tontine è stata per decenni una cosa da donne, gestita ed organizzata dalle donne per le donne, dato che per le donne l’accesso al credito tradizionale, anche informale, è stato per decenni ostacolato. Da una ventina d’anni gli uomini partecipano sempre di più. All’inizio la partecipazione degli uomini era limitata alle tontine familiari ma oggi sempre di più gli uomini sono coinvolti e beneficiano dei vantaggi.  La tontine però resta saldamente ancorata alle mani delle donne per la gestione ed organizzazione.

Anch’io adesso non vedo l’ora di farne una e di provare la soddisfazione di contribuire ai progetti e ai sogni di qualcun altro.